In gravidanza non si può bere alcol, ma questo non significa rinunciare a un brindisi in compagnia!

La notizia dell’arrivo di un bebè è un momento irripetibile, che merita di essere celebrato con un brindisi alla nuova vita che sta per nascere o che è appena nata.
Con Winezero, grazie alla sua gamma di vini e birra analcolici, tutti possono alzare i calici: non solo il futuro papà, i nonni, gli zii e gli amici, ma da ora anche la futura mamma può festeggiare la lieta notizia in tutta serenità, senza pericolo per il nascituro.

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L’assunzione di alcol in gravidanza, anche in minime quantità, può pregiudicarne gravemente lo sviluppo. L’alcol infatti attraversa la placenta e arriva direttamente al feto con una concentrazione praticamente equivalente a quella assunta dalla madre: il bimbo nel grembo materno tuttavia non possiede gli enzimi dell’adulto capaci di metabolizzare l’alcol e viene così esposto a effetti irreparabili per la salute. Eppure il 50-60% delle donne italiane in stato di gravidanza consuma normalmente vino, birra e liquori: il dato più allarmante lo fornisce uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha rilevato tracce di alcol nel 7,6% dei neonati esaminati.Come avviene all’interno del grembo, attraverso la placenta, così la sostanza dannosa si trasmette, anche dopo la nascita, attraverso il latte materno: gli effetti immediati sul bambino riguardano in questo caso principalmente disturbo del sonno e irritabilità, ma si possono verificare anche ritardi nello sviluppo delle capacità cognitive già nei primi 10 anni di vita.

Le ricerche scientifiche non sono ancora riuscite a evidenziare una soglia “sicura” di assunzione dell’alcol, ovvero senza effetti collaterali sul nascituro: i fattori che entrano in gioco sono molteplici, come la combinazione di fattori genetici, abitudine al fumo, abuso di alcol e droghe, uso di medicinali, deficit nutrizionali, condizioni di vita della madre. Non è nemmeno chiaro quale sia il momento della gestazione più rischioso per l’assunzione di alcol, pertanto secondo i medici l’unico comportamento davvero sicuro è la totale astinenza, anche durante l’allattamento.Il consiglio per una futura mamma è quindi quello di non assumere alcol: la gravidanza e l’allattamento sono un periodo unico e speciale da godere in sicurezza!

In gravidanza non si può bere alcol, ma questo non significa rinunciare a un brindisi in compagnia!

La notizia dell’arrivo di un bebè è un momento irripetibile, che merita di essere celebrato con un brindisi alla nuova vita che sta per nascere o che è appena nata.
Con Winezero, grazie alla sua gamma di vini e birra analcolici, tutti possono alzare i calici: non solo il futuro papà, i nonni, gli zii e gli amici, ma da ora anche la futura mamma può festeggiare la lieta notizia in tutta serenità, senza pericolo per il nascituro.

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Zero alcol in gravidanza e durante l’allattamento: perché è importante essere intransigenti?

L’assunzione di alcol in gravidanza, anche in minime quantità, può pregiudicarne gravemente lo sviluppo. L’alcol infatti attraversa la placenta e arriva direttamente al feto con una concentrazione praticamente equivalente a quella assunta dalla madre: il bimbo nel grembo materno tuttavia non possiede gli enzimi dell’adulto capaci di metabolizzare l’alcol e viene così esposto a effetti irreparabili per la salute.
Eppure il 50-60% delle donne italiane in stato di gravidanza consuma normalmente vino, birra e liquori: il dato più allarmante lo fornisce uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha rilevato tracce di alcol nel 7,6% dei neonati esaminati.
Come avviene all’interno del grembo, attraverso la placenta, così la sostanza dannosa si trasmette, anche dopo la nascita, attraverso il latte materno: gli effetti immediati sul bambino riguardano in questo caso principalmente disturbo del sonno e irritabilità, ma si possono verificare anche ritardi nello sviluppo delle capacità cognitive già nei primi 10 anni di vita.

“È solo un sorso di vino, non mi farà niente”: ma è proprio così?

Le ricerche scientifiche non sono ancora riuscite a evidenziare una soglia “sicura” di assunzione dell’alcol, ovvero senza effetti collaterali sul nascituro: i fattori che entrano in gioco sono molteplici, come la combinazione di fattori genetici, abitudine al fumo, abuso di alcol e droghe, uso di medicinali, deficit nutrizionali, condizioni di vita della madre.
Non è nemmeno chiaro quale sia il momento della gestazione più rischioso per l’assunzione di alcol, pertanto secondo i medici l’unico comportamento davvero sicuro è la totale astinenza, anche durante l’allattamento.
Il consiglio per una futura mamma è quindi quello di non assumere alcol: la gravidanza e l’allattamento sono un periodo unico e speciale da godere in sicurezza!